Discutere non vuol dire convincere gli altri delle proprie idee
Di recente sono tornato attivo su Twitter, spinto dal desiderio di confrontarmi con gli altri, discutere con loro, soprattutto se esprimono opinioni diverse dalle mie.
Ne ho già parlato qui, non capisco come faccia la gente ad avere certezze indissolubili su tutto, ma sono troppo curioso di capirlo, ecco perché finisco sempre con l’interagire con gli altri utenti sui social.
La cosa che mi annoia molto, però, è sentirsi ripetere costantemente “ok, ma non mi hai convinto”.
La mia risposta è sempre la stessa: non volevo convincerti, volevo solo discutere, dibattere, nel senso nobile del termine.
Sì, perché si può discutere con una persona, magari anche animatamente, contrapponendo due visioni del mondo, ma questo non vuol dire che la conversazione debba necessariamente concludersi con un passaggio di sponda.
A me non frega nulla di fare proselitismo, di convincere gli altri delle mie teorie, ho solo una gran voglia di ascoltare come ragiona chi la pensa diversamente da me.
Perché (altra grande rivelazione), magari, sono io ad avere torto.