Cara FIGC: inginocchiati, e baciami il culo!

Francesco Ambrosino
3 min readJun 28, 2021

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Ma davvero? Cioè, ma davvero? Ci inginocchiamo solo se ce lo chiedono gli avversari? E perché? Non possiamo fare il contrario o, ancora meglio, farlo (o non farlo) perché è quello che vogliamo?

Che poi, che cazzo vuol dire inginocchiarsi per solidarietà nei confronti dell’avversario? Mica è in onore degli avversari che ci si inginocchia?

A dire la verità, io non mi aspetto nulla da nessuno, meno che mai dai calciatori, che dimostrano molto spesso di essere solo delle scimmiette capaci di eseguire degli ordini, e nemmeno sempre. Si limitano a dire “Il Mister, la squadra, i compagni…” biasciando qualche frase fatta, quindi ci sta che uno come Chiellini confonda il razzismo con il nazismo.

Sia chiaro, non sono così stupido da pensare che chi non si inginocchia sia, necessariamente, un razzista, ci sono diversi atleti di colore che non credono che questo gesto possa fare davvero la differenza, e forse hanno ragione.

Dalle varie dichiarazioni di questi giorni, in seguito alla figura di merda della nostra nazionale, quando metà squadra si è inginocchiata e l’altra metà no, si è fatto capire che un po’ non volevano, un po’ non sapevano, un po’ erano distratti. Insomma, non si erano messi d’accordo su cosa fare.

Probabilmente alcuni di loro non sanno nemmeno perché si compie questo gesto, e non conoscono Colin Kaepernick, eppure sono quasi sicuro che abbiano visto questa pubblicità della Nike di qualche anno fa.

E’ davvero ironico che atleti professionisti, alcuni dei quali sotto contratto con la Nike, non prendano posizione su questi temi, che sono certo divisivi, ma sui quali non è più possibile sorvolare. Ma, ripeto, sono liberi di fare quello che ritengono più giusto.

Quello che non capisco, ad essere onesto, è l’atteggiamento della FIGC, un organo istituzionale, che avrebbe dovuto prendere posizione e confrontarsi con la squadra e lo staff.

Sarebbe bastato indire una riunione e dire: allora, la posizione della FIGC è la seguente

Vogliamo che vi inginocchiate perché è un gesto simbolico che può fare breccia soprattutto nei più giovani, che riconosco nei calciatori modelli da seguire, punti di riferimento.

oppure:

Non vi inginocchiate perché non abbiamo intenzione di politicizzare un evento sportivo.

Giusto o sbagliato, ogni tanto sarebbe opportuno prendere una maledetta decisione, invece di seguire il branco come pecore.

Invece, la FIGC se ne esce con questa dichiarazione, quando ormai la situazione è già sfuggita di mano:

Come ha spiegato Giorgio Chiellini, la squadra si inginocchierà per solidarietà con gli avversari e non per la campagna in sé, che non condividiamo. I giocatori austriaci non si sono inginocchiati e i nostri sono rimasti in piedi. Se quelli del Belgio lo faranno, anche i nostri saranno solidali con loro.

Insomma, la FIGC ha dichiarato in modo chiaro e netto che non condivide la campagna contro il razzismo, ma che se si inginocchiano gli avversari ci inginocchiamo pure noi. Ma perché? Se non la condividete, non lo fate. Massimo rispetto per l’avversario, ma noi facciamo diversamente.

Invece no, dobbiamo fare sempre gli italiani, e passare da una parte all’altra come un Mastella d’altri tempi.

Sai che ti dico, cara la mia FIGC: inginocchiati, e baciami il culo!

Per fortuna, non ho bisogno del tuo esempio.

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Written by Francesco Ambrosino

Non parlo di cose che non conosco. Quindi parlo poco. Datemi un divano, una tv e dei popcorn, e sarò un uomo felice.

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